Anthropos

I racconti dei vedovi neri

Antologia di Isaac Asimov

È interessante vedere come un grande scrittore di fantascienza possa esprimersi al meglio anche in altri ambiti,in questo caso, nel giallo: Isaac Asimov.
Lo so, quelli che mi conoscono sanno che non è il mio scrittore preferito e che ho espresso giudizi poco lusinghieri su alcune sue opere. È vero, ci sono state delle opere che mi hanno appassionato moltissimo, penso al Ciclo dei Robot - in cui peraltro ritroviamo l'azione investigativa del personaggio principale, Eliah Bayley - e alla Trilogia della Fondazione...Tanto per dirne un paio. Certo, la lettura di "Viaggio Allucinante" mi deluse parecchio, anche se ritengo normale che all'interno di una vastissima produzione letteraria - come quella di Asimov - si possano incontrare delle
"oscillazioni qualitative". Ovvio, c'è poi il fattore soggettivo: il gusto personale... Fattore onnipresente e potenzialmente insindacabile.
Veniamo al dunque: l'opera in questione è stata una piacevole sorpresa. Piacevolissima.
I racconti e i misteri da risolvere racchiusi in essi ruotano attorno alle vicende di un variopinto gruppo di amici (un club con tanto di statuto) che, per sfuggire alle noie coniugali e per ritagliarsi uno spazio proprio, decidono di riunirsi - mensilmente - a cena, senza le rispettive consorti. Espediente, questo, ripreso dal vero "Trap door
spider's club".
Il Club è formato da sei amici e comprende varie figure. I sei sono piuttosto diversi fra loro per formazione, carattere e indole ma uniti, al contempo, da una grande curiosità e da capacità intellettive indiscusse. Poi c'è Henry, il cameriere che serve a tutte le riunioni del club che rappresenta il vero elemento distintivo della simpatica combriccola, quasi fosse un catalizzatore e un risolutore delle indagini e delle
ricerche svolte antecedentemente dai membri della stessa.
Il mistero alla base di ogni singolo racconto viene narrato dall'ospite dell'anfitrione di turno (ruolo ricoperto da tutti i membri, a rotazione). Il mistero così giunto, viene analizzato approfonditamente attraverso le domande poste dai commensali prima, durante e dopo il pasto. Quando, sistematicamente, le teorie esposte diventano sempre più argute e il mistero appare irrisolvibile, ecco che scatta l'aiuto benevolo del cameriere silenzioso.
Un'osservazione, un quesito, un breve ragionamento formulato ad hoc ed ecco che la logica prende il sopravvento e l'oggetto di tante inquisizioni - il mistero narrato dall'ospite - viene chiarito.
Il mio interesse è stato acceso dal caratteristico approccio alla soluzione del problema e come questo non si discosti mai da un percorso logico e razionale, che definirei quasi "scientifico". In questi racconti non c'è spazio per l'impossibile, ciò che risulta tale evidenzia - inevitabilmente - la presenza di un elemento
mendace... magari l'esistenza del mistero stesso.
Come molti sapranno, Asimov, prima ancora di un grande scrittore di fantascienza è stato uno scienziato e un divulgatore scientifico, questi racconti lo evidenziano palesemente.
Consigliato! G.Ross - 2001